Villa ai Cedri sorge a Carate Urio e si affaccia sul Lago di Como. Nata su un antica residenza del ‘700 è stata modificata quasi interamente agli inizi dell’800 dai conti Sormani che volevano dare alla villa un forte legame con la natura circostante. Nel ‘900 la villa fu di proprietà della famiglia Draghi che la chiamò villa ai Cedri per via delle piante nel giardino. Durante questo periodo furono ospitati in villa numerosi personaggi della storia italiana tra cui lo statista Acide De Gaspari. Nel 1994 la villa fu acquistata dalla famiglia Guarisco proprietari dell’omonima società tessile. Anche questi proprietari hanno ristrutturato la villa mantenendo il fascino della sua storia sia negli interni che nell’armonia con il paesaggio.
L’edificio sorge a ridosso della roccia in stile neoclassico, subì l’aggiunta di due ali laterali e della tipica veranda di ghisa sul lato posteriore. Il passaggio per arrivare all’ingresso passa tra le alte pareti della montagna che scendono sulla casa ; una vasca scavata nella Pietra di Moltrasio ospita una moltitudine di pesci rossi e ninfee in un’area fresca e ventilata che precede l’entrata principale. Il pavimento di Villa ai Cedri è in seminato alla veneziana, decorato con motivi quali il sole, la luna bianca, la luna nera e fiori stilizzata dalla fantasia, caratterizzato da una fuga prospettica che dall’ingresso spinge lo sguardo dentro l’adiacente salone sulla scultura raffigurante un mondo d’oro e la ferma sulla terrazza. Tutti gli elementi decorativi in gesso, dai soffitti a volta alle opere ornamentali, sono stati ripristinati secondo i modelli originali consultando le antiche documentazioni dell’Archivio di Stato di Como. Dopo tre anni di lavori il risultato è stata la perfetta fusione tra due epoche diverse.
Il salone ha sulla sinistra la sala da pranzo ed a destra lo studio, con pareti riccamente decorate, dove è stata trovata una pergamena del 1890 con cui i maestri gessisti dell’epoca autografavano le loro opere. Nella sala da letto vi è un ampio letto a baldacchino de Settecento ed uno scrittoio collocato davanti la vetrata sul Lago di Como. Sul retro vi è una piccola piscina termale ricavata nella veranda di ghisa sul retro.